venerdì 21 marzo 2008

LUI

Prima di aprire la porta, per 30 secondi, mi sono immaginata mille cose. LUI … con il laptop che voleva il bilancio dell’anno scorso… LUI in pigiama … Ho aperto la porta e in realtà ero io in pigiama e LUI con una camicia bianca e pantaloni neri. Aveva qualcosa di strano … una sigaretta, ma lui no fumava. E un sorriso naturale … e LUI non sorrideva mai. “Sono con la sigaretta sul corridoio… Vedi questo. Voglio andare a vedere la città di notte. Vieni con me?” Non potevo credere. Vedere quella città di notte. Non eravamo mica a Parigi. Mi sono vestita, niente trucco e siamo usciti. Siamo andati in macchina nella Piazza della città. Siamo entrati in un pub locale di jazz. Abbiamo parlato del mio paese, del suo paese, di viaggi, di mare, della sua passione per lo sport. Siamo ritornati in albergo, mi ha detto “Grazie per questa notte” e sono andata a dormire.

Il prossimo giorno è partito… L’ho accompagnato come sempre all’aeroporto. Era di nuovo serio, tropo serio, ma aveva qualcosa … famigliare. Sentivo che stavamo condividendo un segreto… Una notte di jazz in una città di cento mila abitanti.

AlessiaLUI

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