venerdì 21 marzo 2008

LUI

Mi sono svegliata alle 8, lui era sul terrazzo: “Sai, ho la casa a Roma…” Non ho chiesto perché aveva preferito l’albergo per il nostro incontro, non ho chiesto niente. “Ti piacciono i fiori? Un fiore particolare?” “Si, i tulipani.” “Bene. Interessante. Ci vediamo alle 2, ti devo presentare una persona speciale.”

Ci siamo incontrati alle 2, io vestita casual, lui con cravatta, anche se era domenica… “Ti porto fuori Roma, in un bel posto, vedrai.” Un’ora in macchina e siamo arrivati in un posto che sembrava in campagna, tropo silenzio. Una casa. “Ti presenterò Isabella”. Gia sapevo, era sua sorella, conoscevo questo nome. Isabella era un donna di 35 anni, seria come lui. “Ciao. Lei e Alessia. Lavora nella nostra azienda.” “Piacere.” Siamo stati per un’ora sul terrazzo, parlando delle solite cose, dell’Italia, della famiglia e del bambino di Isabella. Siamo rimaste sole per 5 minuti. “So chi sei. Mi ha parlato di te. Ti vuole un mondo di bene. A volte ha un atteggiamento strano, ma è una persona normale… Siamo due fratelli e io. Lui ha deciso di occuparsi degli affari di famiglia. Per lui è un sacrificio. Non erano questi i suoi sogni…”

Siamo ritornati a Roma, apprezzando il fatto che mi ha fatto conoscere Isabella. Lo sentivo più vicino…

“Devo andare a Milano per quattro giorni. Non ci vediamo più.” “Ma la riunione dell’azienda? Non vieni?” “No, viene mio padre… Volevo partecipare, ma sono impegnato. La tua presentazione andrà bene.”

Lunedì sono andata alla riunione. C’erano tante persone che non conoscevo. Abbiamo aspettato quasi un’ora l’inizio. Alla fine le porte dell’aula sono state aperte. Sui tavoli, bicchieri … e tanti vasi con tulipani di tutti i colori.

Sapevo che erano per me, ma ero stupita dal modo strano in cui aveva deciso di regalarmeli. Come decorazione dell’aula della riunione… Ho fatto la mia presentazione, è andato tutto bene. Poi il cocktail … ho chiacchierato con i miei colleghi. All’uscita le hostess ci hanno regalato dei pacchetti regalo. Non ho aperto il mio, ma ho visto il contenuto degli altri: una penna e un portafoglio con il monogramma dell’azienda.

Sono arrivata in albergo e prima di fare i bagagli, ho aperto il pacchetto. Niente penna, niente portafoglio. Un orologio da polso Cartier in oro bianco.

L’ho chiamato, ma aveva il telefono chiuso…

AlessiaStella

Nessun commento: