martedì 25 settembre 2012
La sedia
In questo momento della mia vita potrei parlare solo di cose piccole. Di gesti. Di segni. Di cose da conservare.
Da una settimana ho lasciato la sedia dove l'ha spostata lui e questo mi fa sorridere.
ESCO, TORNO, la sedia e' sempre li e potrebbe diventare il leitmotiv di un film.
Mi chiedo quanti capirebbero questo film noioso, in un mondo nel quale tutti si sbrigano a mettere le cose a posto per andare avanti.
domenica 8 aprile 2012
sabato 26 febbraio 2011
No 2
Sto per diventare la numero 2 - un numero per niente elegante, il numero dei perdenti, di quelli che sono stati quasi vincitori.
Ma io mi consolo. Sono solo arrivata troppo tardi. Il primo posto era gia' stato preso... quindi mi accontento.
A.
Ma io mi consolo. Sono solo arrivata troppo tardi. Il primo posto era gia' stato preso... quindi mi accontento.
A.
mercoledì 12 agosto 2009
In macchina
Lo guardo. Guardo la sua pelle abbronzata.
Guardo i suoi occhi. Stessi occhi che mi guardano da … un’eternità.
La camicia bianca.
Guardo i suoi capelli… qualche filo bianco.
Il tempo passa per lui. Per me no, per ora no. E ciò mi rende sicura di me, indubbiamente.
Lui sorride. Sa quello che penso.
Perché sorridi?
Perché cerchi spiegazioni e risposte nei numeri, nei segnali stradali e nei miei capelli.
Guardo i suoi occhi. Stessi occhi che mi guardano da … un’eternità.
La camicia bianca.
Guardo i suoi capelli… qualche filo bianco.
Il tempo passa per lui. Per me no, per ora no. E ciò mi rende sicura di me, indubbiamente.
Lui sorride. Sa quello che penso.
Perché sorridi?
Perché cerchi spiegazioni e risposte nei numeri, nei segnali stradali e nei miei capelli.
venerdì 3 luglio 2009
“Sorrido. Sono ritornata ora da Parigi, dove ho passato i più interessanti momenti della mia vita con F.S., fotografo londinese.
Sono stati 12 giorni meravigliosi passati nel Quartiere Latino, in mezzo a quadri, vino rosso, post-it, Roquefort, lamponi, musica classica e hip hop, tracce di luce, Chinese Food, lenzuola bianche in cotone sul pavimento del suo studio, parole senza senso, camminate nel cimitero Père-Lachaise e camicie non stiro.
Ora sono ritornata a casa e lui a Londra, ad aspettare la nascita del suo primo figlio, che avrà sicuramente il suo accento scozzese e occhi blu.
Forse non ci rivedremmo mai, ma l’unica certezza è che questi giorni lui ha avuto bisogno di me ed io di lui.
A. ”
La vita va vissuta con tutta l'intensità con cui sei in grado di viverla.
Sono stati 12 giorni meravigliosi passati nel Quartiere Latino, in mezzo a quadri, vino rosso, post-it, Roquefort, lamponi, musica classica e hip hop, tracce di luce, Chinese Food, lenzuola bianche in cotone sul pavimento del suo studio, parole senza senso, camminate nel cimitero Père-Lachaise e camicie non stiro.
Ora sono ritornata a casa e lui a Londra, ad aspettare la nascita del suo primo figlio, che avrà sicuramente il suo accento scozzese e occhi blu.
Forse non ci rivedremmo mai, ma l’unica certezza è che questi giorni lui ha avuto bisogno di me ed io di lui.
A. ”
La vita va vissuta con tutta l'intensità con cui sei in grado di viverla.
lunedì 29 giugno 2009
Mediocrità
Mi trovo a uguale distanza fra due estremi senza voglia di migliorare stavolta.
Per il momento mi limito nei propri desideri e non capisco come due anni fa vivevo lontano dai miei, tra carte, cifre, segreti e bugie, dicendomi "questa e' una transizione".
Transizione verso?
Amo il sole di questa citta', il traffico, la mancanza del mare, il presente, il mare che vedo ogni sabato, il buio del duomo, la signora pazza che mi sorride per strada anche quando piove, la stanchezza che mi aiuta a dormire,il pragmatismo delle scarpe Manolo Blahnik,la polvere della citta' sul viso la sera.
Sono tutte cose conosciute e provate.
Le sorprese sono finite.
A.
Per il momento mi limito nei propri desideri e non capisco come due anni fa vivevo lontano dai miei, tra carte, cifre, segreti e bugie, dicendomi "questa e' una transizione".
Transizione verso?
Amo il sole di questa citta', il traffico, la mancanza del mare, il presente, il mare che vedo ogni sabato, il buio del duomo, la signora pazza che mi sorride per strada anche quando piove, la stanchezza che mi aiuta a dormire,il pragmatismo delle scarpe Manolo Blahnik,la polvere della citta' sul viso la sera.
Sono tutte cose conosciute e provate.
Le sorprese sono finite.
A.
domenica 21 giugno 2009
Percezione
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