venerdì 21 marzo 2008

LUI

A mezzanotte ho sentito la porta. Era LUI. Non ha bussato… normale, le sue cose erano là. “Ti piace la stanza?” “SI” “Vado a fare la doccia.” “Va bene” È uscito dal bagno con l’accappatoio dell’albergo. Andiamo sul terrazzo, e bello fuori. Avevo la faccia di una statua di pietra. Lui era così naturale, aspettavo delle parole, due, cinque,una spiegazione. Mi piaci, ti sei resa conto… qualcosa. Niente… Abbiamo parlato di Roma, di… Era un gioco. Aspettava una reazione… Ma io niente. LUI: “Ho il mal di testa… mi sono svegliato alle 5 e poi tutto il giorno in aereo, in macchina, in giro, ma che dico, anche tu sei stanca. Andiamo a dormire.” Un bacio… Un bacio che ho appena sentito. Io e lui nel letto, sentivo una tensione, caldo, freddo, ghiaccio, fuoco. Io nella parte destra del letto, lui nella sinistra. Io nelle sue braccia, molto vicini. Aveva un profumo come lui, tropo serio. Il mio fidanzato ha 28 anni, il mio ex la mia stessa età. LUI quasi 40 anni. Mi sono addormentata per venti minuti. Ero nelle braccia di LUI e non facevo niente e LUI non faceva niente. Mi sentivo bene, protetta, ma in un modo strano.


“Non puoi dormire?” Lo stesso gioco. Aspettava una reazione,un gesto. “NO” “Perché?” Dio dio dio. Mi domanda perché? Che gioco stupido. “Girati, guardami… cerco di avvicinarmi, ma non riesco, sei fredda.” Alle 4 ero ancora nelle sue braccia, ma volevo piangere. Lo odiavo e non sapevo il perché. E LUI … mi guardava. Nessuna parola, ma non volevo parlare… Dopo un quarto d’ora ha accesso la luce. Ho protestato. Ha chiuso. “Alessia, mi conosci, non poteva essere diverso. Sono troppo … troppo.” Nemmeno lui non voleva parlare. Non lo so perché odiavo LUI… profumo, sudore,era più uomo e forte di tutti, momenti appassionanti, ma lo odiavo.

AlessiaNotte

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